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La donna più assassinata del mondo, diretto Franck Ribière, è la storia di Paula Maxa (Anna Mouglalis), attrice parigina del Grand Guignol Theatre, famosa per essere assassinata sul palco ogni giorno. Questo teatro dell'orrore, infatti, è noto per mettere in scena performance molto violente, ma i recenti omicidi di giovani donne commessi nella zona sembrano strettamente collegati ai suoi spettacoli. È questo che spinge il giornalista Jean (Niels Schneider) a prendere parte alla pièce di Paula,

Il mondo è ormai disabitato. Sono rimasti in vita solo due gruppi di persone: da un lato ci sono le persone che sono riuscite ad evitare l'infezione di un virus letale e dall'altra parte invece ci sono i violenti che sono infettati e assetati di sangue. Ann, Chris e Olivia sono costretti a respingere gli infetti. Quando però una spedizione per recuperare cibo non va come dovrebbe, uno di loro sarà costretto a fare una scelta terribile che non avrebbe mai osato nemmeno immaginare.

Dopo che viene ingannato sull'incontro con il suo eroe preferito, Hunter Dunbar, Moose comincia a perseguitarlo per ottenere quell'interazione che sente di meritare. Dapprima inoffensivo, inizia a comportarsi in maniera sempre più invadente facendogli numerose visite in casa. Mentre le sue improvvisate aumentano, Dunbar si ritroverà in crescente pericolo.

Nel 1938 la vedova Edith Pretty che crede vi siano antichi tesori sepolti nella sua terra a Sutton Hoo. Ad aiutarla nelle ricerche è l'archeologo Basil Brown, ignaro dell'importante scoperta a cui andrà incontro e che gli costerà l'avversione da parte dalle autorità del museo che vuole impadronirsene.

Uma è la figlia di un imprenditore morto apparentemente suicida dopo che la sua società viene presa di mira dal miliardario Son Prescott. Uma detesta Son perchè è già innamorata di un altro ma Son decide di sposarla e per renderla più "obbediente" la rapisce e la manda in un luogo, un'isola chiamata Paradise Hills dove lo staff riabilita le ragazze tramite lavaggio del cervello.

Uma è la figlia di un imprenditore morto apparentemente suicida dopo che la sua società viene presa di mira dal miliardario Son Prescott. Uma detesta Son perchè è già innamorata di un altro ma Son decide di sposarla e per renderla più "obbediente" la rapisce e la manda in un luogo, un'isola chiamata Paradise Hills dove lo staff riabilita le ragazze tramite lavaggio del cervello.

Anni '60. L'attrice Jean Seberg diviene uno degli obiettivi di un programma illegale di sorveglianza dell'FBI chiamato COINTELPRO. La Seberg sceglie di trascorrere quasi metà della sua vita in Francia e il suo coinvolgimento politico e romantico con l'attivista Hakim Jamal la rende, secondo le autorità americane, una persona da tenere sotto controllo.